venerdì 26 luglio 2013

E’ possibile ricevere il contributo per l’acquisizione di quote societarie?

No, non è considerata attività lavorativa autonoma la mera acquisizione di quote societarie.

Tra i soci che costituiscono la nuova impresa può comparire anche un soggetto che non rientra tra le categorie previste dal bando?

Si, solo che in tal caso per quest’ultimo non si potrà ottenere alcun contributo. Ad esempio in una società formata da n.2 soggetti, di cui uno solo sia in possesso dei requisiti previsti dal bando (in quanto ex dirigente o quadro disoccupato appartenente ad una delle categorie di cui alle lettere A, B, C o D), il massimale di contributo che potrà essere ottenuto è quello di 25.000 euro.

giovedì 25 luglio 2013

La costituzione dell’impresa può essere precedente al bando? E le spese sostenute?

La costituzione deve essere successiva alla data di pubblicazione del bando (21 maggio 2013) e deve, comunque, avvenire dopo il formale provvedimento di ammissione a contributo della domanda.  L’atto notarile deve essere trasmesso entro 120+10 giorni dalla ammissione del contributo. Le spese considerate ammissibili sono solo quelle sostenute successive all’ammissione del contributo.

Le professioni che possono intraprendere iniziative di autoimpiego devono essere quelle che hanno un albo professionale?

Possono essere ammesse al contributo anche professioni che non hanno albo.

Entro quanto tempo posso ottenere la liquidazione del contributo per l'assunzione di un dirigente?

La procedura decorre trascorso un anno dalla assunzione.  Entro e non oltre 60 giorni dalla chiusura del primo anno di assunzione l’azienda deve attestare che il dipendente sia ancora in servizio oppure il minore periodo di servizio prestato (il contributo viene comunque erogato, in quota parte,  per una permanenza nel posto di lavoro di almeno sei mesi).

Se ho avviato la procedura per ottenere il contributo di autoimpiego e nel frattempo ricevo una proposta di assunzione come dirigente, l’azienda che intende assumermi può usufruire del contributo Italia Lavoro?

Se l’attività professionale non è stata ancora intrapresa (non emesse fatture) e la richiesta di rimborso della prima tranche di spese sostenute non è stata ancora evasa, sì, avendo cura di informare tempestivamente Italia Lavoro attraverso la casella di posta elettronica dedicata infomanager@italialavoro.it .

Il contributo è cumulabile con eventuali sgravi contributivi previsti dalla normativa nazionale e/o regionale e con l’agevolazione contributiva per l’assunzione di DPN?


Sì è cumulabile.

Se costituisco un’impresa utilizzando il contributo Italia Lavoro e poi voglio assumere un dirigente posso ottenere anche il contributo per il reinserimento lavorativo?

No, il contributo per il reimpiego non è cumulabile con quelli già erogati nell’ambito del parallelo avviso pubblico per iniziative di autoimpiego o creazione di impresa.

mercoledì 24 luglio 2013

Sono disoccupato a seguito di dimissioni volontarie e a breve sarò assunto da una nuova azienda sempre con qualifica di dirigente, l’azienda può usufruire del contributo Italia Lavoro?

La risposta è negativa.  Lo stato di disoccupazione deve essere involontario, deve cioè avvenire a seguito di licenziamento, compreso quello per giusta causa.  Sono ammesse anche le risoluzioni consensuali se sono state formalizzate presso le Direzioni Territoriali del Lavoro o in sede sindacale ma in questo caso è richiesto anche il requisito di un periodo di disoccupazione di almeno sei mesi.
Le dimissioni per giusta causa sono tutelate se il tipo di evento che ha costretto il lavoratore a presentarle rientra tra quelli previsti dai ccnl e dalla giurisprudenza.

Qualche mese fa abbiamo licenziato un quadro. Possiamo accedere ai contributi?

No, nei precedenti 12 mesi l’azienda non deve aver licenziato quadri o dirigenti.

E’ possibile ottenere il contributo anche per le assunzioni con qualifica di quadro?

No, il contributo viene erogato solo per il reimpiego con la qualifica di dirigente, pertanto, anche i quadri disoccupati devono essere assunti con la qualifica di dirigente. 

Dopo aver perso l’occupazione come dirigente mi sono impiegato all’estero e sono regolarmente iscritto all’Aire. Poiché svolgo sempre un lavoro manageriale, se dovessi perdere anche questo impiego e tornassi in Italia, posso usufruire del contributo?

No, poiché l’ultimo rapporto di lavoro - in ordine di tempo e come richiesto dal bando - non sarebbe quello da dirigente. A meno che – nell’esempio riferito – anche nell’ultimo impiego all’estero il soggetto abbia rivestito la qualifica di dirigente o quadro ed abbia la possibilità di provarlo secondo quanto appositamente previsto dal bando.

Sono disoccupato e attualmente percepisco l’indennità ASPI, questo fatto può essere di ostacolo alla partecipazione al bando?

No, dovrà semplicemente comunicare all’INPS la nuova occupazione e quindi terminare l’erogazione dell’ASPI.

Mi trovo attualmente in mobilità, posso usufruire del contributo previsto dal bando di Italia Lavoro?

Sia per la mobilità ordinaria sia per quella in deroga il requisito della disoccupazione richiesto dal progetto è rispettato.

Se dopo la cessazione del rapporto di lavoro come quadro/dirigente ho aperto partita IVA senza tuttavia utilizzarla, sono considerato comunque disoccupato?

In tal caso il soggetto interessato deve  dichiararlo al Centro dell’Impiego territorialmente competente  che, come già detto, è l’unico soggetto istituzionale titolato ad accertare l’eventuale stato di disoccupazione e poi provvedere a chiuderla.

Gli ex dirigenti o quadri devono essere disoccupati da sei mesi?

No, solo nel caso siano donne o residenti al Sud.  Negli altri casi non c’è questo vincolo, salvo quando vi sia stata risoluzione consensuale con transazione a favore del lavoratore, nel qual caso è necessario il requisito dei sei mesi.

E’ sufficiente una autocertificazione per attestare la situazione di disoccupazione?

No, lo stato di disoccupazione deve essere comprovato dalla presentazione dell’interessato presso il  servizio competente (Centro per l’Impiego) nel cui ambito territoriale si trovi il domicilio del medesimo, accompagnata da una dichiarazione, ai sensi del DPR n. 445/2000 che attesti l’eventuale attività lavorativa precedentemente svolta, nonché l’immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa. 

Tra i documenti che il bando richiede di scaricare e successivamente compilare ed allegare, è compresa la dichiarazione di iscrizione alla CCIAA e all'albo professionale. Se non si è iscritti alla CCIAA e agli albi professionali si può presentare lo stesso la domanda di ammissione al contributo per la creazione di impresa?

Si, se l’iscrizione alla CCIAA o all'albo professionale non è prevista dalla natura dell’attività o della libera professione che si intende esercitare.
Per partecipare al bando è sufficiente compilare e far pervenire, a mezzo lettera/posta raccomandata AR ad Italia Lavoro SpA - Area Welfare To Work /ca Avv. Edoardo De Biase) la domanda di ammissione a contributo (all.1) con la seguente complessiva documentazione:
·         dichiarazione sostitutiva dello stato di disoccupazione (all.2), resa ai sensi dell’art. 46, D.P.R. 445/2000, con allegata copia di un documento di identità in corso di validità del soggetto dichiarante;
·         verbale di conciliazione (copia), recante menzione della transazione economica a favore del lavoratore, in caso di cessazione dal lavoro verificatasi in ragione di una risoluzione consensuale intervenuta tra le parti, scaturente da una procedura di conciliazione conclusa in sede qualificata istituzionale o sindacale;
·         precedente contratto di lavoro/lettera di assunzione (copia) dal quale si evinca la posizione di ex dirigente o di quadro;

·         lettera di licenziamento (copia), nel caso in cui il precedente rapporto di lavoro non sia stato risolto consensualmente per effetto di una transazione economica a favore del lavoratore, frutto di accordo fra il lavoratore stesso e l’azienda, scaturente da una procedura di conciliazione conclusa in sede qualificata istituzionale o sindacale;

Può essere ammessa a contributo la domanda di un ex dirigente o quadro che vuole attivare l’autoimpiego in qualità di lavoratore parasubordinato?

Sarà valutato caso per caso. Ad esempio nel caso in cui l’ex dirigente o quadro (disoccupato ai sensi della normativa vigente) decida di intraprendere l’attività di agente di commercio, ma non nell’ambito di un rapporto di lavoro subordinato, potrebbe vedersi accolta la domanda di ammissione a contributo.

Nel caso di non ammissione al contributo, le motivazioni di tale decisione vengono rese note? In tal caso la richiesta può essere presentata una seconda volta?

In caso di non ammissione a contributo della domanda, saranno contestualmente rese note le motivazioni; la domanda potrà essere eventualmente ripresentata entro i termini di vigenza del bando. 

Quando si compila domanda di ammissione al contributo si indica il contributo massimo per la tipologia scelta. In sede di rendicontazione, se si spende meno del massimale previsto, il contributo sarà riparametrato? O si è obbligati a spendere la cifra intera pena decadimento dell’intero contributo?

In sede di compilazione della domanda di ammissione a contributo si dovrà indicare il massimale di spesa nell'ambito del quale verrà articolata la successiva richiesta di erogazione del contributo (di due "tranche"). A tal proposito, si fa presente che verranno liquidate solo le spese effettivamente sostenute. Non si è obbligati a spendere l’intero ammontare così come indicato nella relativa domanda di ammissione a contributo. 

lunedì 22 luglio 2013

I soggetti che possono presentare domanda di ammissione al contributo devono essere imprese/già costituite o lavoratori autonomi già con partita iva aperta e iscrizione agli albi professionali (il tutto ovviamente dopo il 21 maggio 2013) o possono essere anche aspiranti imprenditori/aspiranti lavoratori autonomi/aspiranti professionisti?

Le iniziative di autoimpiego e creazione di impresa debbono essere costituite in costanza di bando e dopo l'(eventuale) ammissione a contributo della domanda; la partita IVA (solo eventuale poiché dipende dalla natura dell’attività che si vuole intraprendere) deve ovviamente riferirsi alla neonata attività di autoimpiego/creazione di impresa; l'iscrizione all'albo professione è solo eventuale (nel senso che è richiesta solo ove riguardi una professione per l'esercizio della quale è obbligatoria l'iscrizione).

Il progetto di auto impiego deve corrispondere a dei requisiti specifici? Deve essere supportato da un piano economico e finanziario con analisi di mercato ecc?

No, il progetto di autoimpiego non deve corrispondere a requisiti specifici, ma per essere incentivato dovrà rispettare anche le tipologie di spese ammissibili (vedasi l'art.5 del bando)
Il bando non prevede, tra i documenti da produrre, il piano economico e finanziario con relativa analisi di mercato.

Se si apre una partita iva come ingegnere iscritto all’albo per esercitare la professione, si può ottenere il finanziamento di 25.000 euro previsto dal bando in oggetto?

E’ possibile attivare apposita iniziativa di autoimpiego, come libero professionista che si iscrive al relativo albo.
Tale opportunità è appositamente prevista dal bando all'art.3, 2° cpv il quale, per l'appunto, dispone che " sono finanziabili dal presente bando anche iniziative di autoimpiego poste in essere da liberi professionisti che entro il termine di scadenza del presente avviso abbiano avviato, per la prima volta, una nuova attività professionale (che presuppone, tra l’altro, l’iscrizione agli albi professionali e l’apertura di una partita iva)".

Nel caso in cui un ex dirigente abbia aperto una partita iva per nuova iniziativa produttiva prima della pubblicazione del bando in oggetto, ma non abbia ancora comunicato l'inizio attività in CCIAA, è possibile richiedere il contributo nel momento in cui verrà comunicato l'inizio attività?

Secondo quanto previsto dall'art.3, 1° cpv del bando “I beneficiari del contributo sono le neocostituite – in costanza di bando – imprese (in forma individuale o associata) dei soggetti target della presente iniziativa, così come indicati all'art.2 del bando, di tal che l'eventuale apertura della partita IVA prima della pubblicazione del bando collocherebbe, automaticamente, fuori (da un punto di vista temporale) dalla presente iniziativa progettuale il soggetto che intendesse accedere alla presente iniziativa progettuale ed ai contributi da essa previsti.

Si può accedere al contributo previsto dal bando se l’iniziativa imprenditoriale è stata attivata a gennaio 2013?

Secondo l'art. 6, 1° cpv del bando “Potranno essere ammesse a contributo esclusivamente le domande riferibili ad iniziative di autoimpiego o creazione di impresa, attivate dopo la data di pubblicazione (21 maggio 2013) - sul sito di Italia Lavoro S.p.A. - e fino al 31/12/2014 ”.
Pertanto, l’attività d'impresa, essendo stata attivata nel mese di gennaio 2013, risulta incompatibile (da un punto di vista temporale) con l'ambito di operatività della presente iniziativa progettuale.